testata ADUC
Stati Uniti d'Europa. Sputnik V, come Figaro
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Primo Mastrantoni
8 aprile 2021 12:39
 
   E' come Figaro: tutti lo cercano, tutti lo vogliono, ma lui non c'è. 
Ci riferiamo al vaccino russo Sputnik V.
A livello nazionale e locale, in Europa, si cerca il vaccino Sputnik V.

Il problema è che il vaccino russo non è ancora certificato dall'EMA, l'Agenzia europea dei farmaci.
 
Si immagini cosa succederebbe se lo Sputnik V fosse acquistato e inducesse in centinaia di persone forti reazioni avverse, anche letali. Si scatenerebbero le accuse contro chi, irresponsabilmente, ha acquistato (governi) e somministrato (medici) un vaccino non certificato. Questa eventualità non viene posta in evidenza dai media, intenti a sponsorizzare iniziative estemporanee di questo o quell'esponente politico, da Salvini a Zingaretti, da Meloni a De Luca e Zaia.

Intanto è scoppiato il caso della Slovacchia, il cui primo ministro si è dimesso a causa dell'acquisto del vaccino Sputnik. L'agenzia dei farmaci slovacca, Sukl, equivalente alla nostra Aifa, ha dichiarato che non può autorizzarne l'uso "a causa di una quantità di dati mancanti dal produttore, incoerenza delle forme di dosaggio e l'impossibilità di confrontare fra loro i lotti utilizzati in vari studi e paesi". 
L'Ema vuole investigare se la sperimentazione ha seguito le corrette procedure previste per la ricerca di un vaccino.
In una lettera inviata al British Medical Journal, un gruppo di scienziati internazionali ha rilevato incoerenze sui dati di efficacia comunicati dai ricercatori russi. 

Insomma, di vaccini ne abbiamo e ne avremo, acquistati dalla Ue; si tratta di somministrarli e questo è compito dei singoli Stati. 
Figaro lasciamolo cantare.
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
Pubblicato in:
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS