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Stati Uniti d'Europa. Ungheria: vuole i soldi ma non rispetta le regole
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Articolo di Primo Mastrantoni
30 settembre 2020 13:45
 
  Intascare i soldi e non pagare pegno. Possiamo così sintetizzare la posizione del governo ungherese, guidato dal premier Viktor Orban.

Dove è lo squilibrio? Vediamo.

L'Unione europea si è dotata di regole che tutti devono rispettare, tra queste ci sono quelle che riguardano lo stato di diritto, cioè l'insieme delle regole che assicurano la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà della persona.

L'Ue contribuisce allo sviluppo dei singoli Stati, finanziando quelli economicamente svantaggiati.

I contributi comunitari sono, però, legati al rispetto delle regole europee da parte degli Stati membri.

Uno di questi stati è l'Ungheria, che è un ricevitore netto, vale a dire che riceve più di quello che versa: 5 volte tanto.
In sintesi, contribuisce con 1 e riceve 5, ma è riottosa a rispettare le norme sulla stato di diritto, tant'è che l'Ue ha avviato una procedura sanzionatoria.

Il problema si è ripresentato in relazione ai fondi del Recovery Fund (Next Generation EU).

Il Parlamento europeo vuole che i fondi europei siano legati a condizionalità severe sul rispetto dello stato di diritto.
Il premier Orban si oppone, minacciando di non votare il bilancio europeo legato al Recovery Fund dal quale, tra l'altro, dipendono i 209 miliardi per l'Italia (81 in sussidi e 127 in prestiti).

Oggi la Commissione europea dovrebbe adottare la relazione sulla attuazione dello stato di diritto negli Stati membri dell'Ue.
Vedremo cosa scriverà sull'Ungheria.
 
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