Nonostante la pandemia di Covid-19, il mondo non può rimandare le misure "urgenti" da adottare contro il riscaldamento globale e la distruzione della natura, che minacciano la salute umana. È il massaggio d'allarme pubblicato questa mattina, in un'operazione senza precedenti su un editoriale ospitato da più di duecento prestigiose riviste mediche del pianeta. "La salute è già alterata dall'aumento della temperatura globale e dalla distruzione della natura", scrivono i redattori di una ventina di riviste prestigiose tra cui Lancet, il British Medical Journal e il National Medical Journal of India. Secondo gli specialisti della salute, con un aumento di circa +1,1°C rispetto all'era preindustriale, le conseguenze per la salute umana sono già significative. "Le temperature più elevate hanno portato ad un aumento della disidratazione e dei problemi renali, dei tumori maligni della pelle, delle infezioni tropicali, dei problemi mentali, delle complicazioni della gravidanza, delle allergie e della mortalità, e della morbilità cardiovascolare e polmonare" si legge nel "fondo" pubblicato su 220 testate di indubbia autorità. Per non parlare del calo della produzione agricola che rallenta gli sforzi contro la malnutrizione. Secondo gli esperti, le conseguenze di un simile degrado ambientale, che colpiscono ancora più duramente i più vulnerabili (minoranze, bambini, le comunità più povere. . .), non sarebbero che l'inizio di una china micidiale per la razza umana. Un riscaldamento a +1,5°C - soglia che potrebbe essere raggiunta intorno al 2030 secondo le stime più attendibili -, e la continua perdita di biodiversità "rischiano di provocare danni catastrofici e irreversibili alla salute". "Nonostante la legittima preoccupazione per il Covid-19, non possiamo aspettare che la pandemia finisca per ridurre rapidamente le emissioni di gas serra", insistono gli autori di questo appello, a due mesi dalla conferenza sul clima della Crucial COP26 delle Nazioni Unite a Glasgow.
(9Colonne)
 
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