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 ITALIA - ITALIA - Evasione fiscale. Solo il 5% si è attivato contro. Uil
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17 settembre 2019 12:32
 
Solo 393 comuni, pari al 5,1%, hanno attivato lo scorso anno l'attivita' di contrasto all'evasione fiscale e le somme recuperate sono in calo. Lo rivela un rapporto del Servizio Politiche territoriali della UIL che ha elaborato i dati del provvedimento del ministero dell'Interno del 7 agosto 2019. Dall'analisi emerge che le somme spettanti quest'anno ai Comuni per la loro partecipazione all'attivita' di accertamento fiscale e contributivo per l'anno 2018 ammontano a 11,4 milioni di euro in diminuzione del 14,1% rispetto all'anno precedente. Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all'evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 109 milioni di euro, frutto di oltre 110 mila segnalazioni all'Agenzia delle Entrate.
Se si analizza l'andamento delle somme recuperate - spiega Ivana Veronese, segretaria confederale Uil - si e' passati dai 1,1 milioni di euro del primo anno (2010), ai 2,9 milioni di euro del 2011, transitando per i 10,9 milioni di euro del 2012 e ai 17,7 milioni di euro del 2013. L'apice si e' toccato nel 2014 con un incasso di 21,2 milioni di euro, per poi rallentare e diminuire costantemente a partire dal 2015. Lo scorso anno sono stati 393 i Comuni (il 5,1% del totale dei Comuni) che hanno partecipato con la loro attivita' al contrasto all'evasione a fronte dei 433 dell'anno precedente (ad esclusione di quelli ubicati in Trentino Alto Adige che hanno una loro specifica legislazione). Tra i 393 Comuni che hanno attivato lo scorso anno l'attivita' di contrasto all'evasione fiscale vi sono 63 citta' capoluogo di provincia. A livello di singoli Comuni, il primo della top ten e' il Comune di San Giovanni in Persiceto (BO), che lo scorso anno ha recuperato 1,5 milioni di euro, migliorando la performance dell'anno precedente quando il recuperato ammontava a 635 mila euro. Seguono Torino che lo scorso anno ha incassato 821 mila euro; Genova 760 mila euro; Milano 746 mila euro; Asiago (VI) 650 mila euro; Prato 417 mila euro; Bergamo 310 mila euro; Modena 246 mila euro; Cassina de' Pecchi (MI) 299 mila euro; Rimini 236 mila euro.
Il rapporto della Uil mette in evidenza come negli ultimi quattro anni sia diminuito il totale del premio riconosciuto ai Comuni per la loro compartecipazione al contrasto all'evasione fiscale e contributiva. "I dati che emergono dall'analisi - commenta Ivana Veronese - sono alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarita' lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 108 miliardi di euro. Tra l'altro i condoni o pace fiscale varati negli ultimi anni rischiano di rendere vana, nei prossimi anni, l'azione dei Comuni nel contrasto all'evasione fiscale e contributiva. I Comuni devono e possono, invece, fare molto in chiave antievasione non solo perche' cosi' si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse a livello locale, ma anche perche' una lotta serrata all'evasione fiscale e contributiva permetterebbe di ristabilire equita' e giustizia sociale". "Per questo chiediamo - continua Veronese - al Governo e al Parlamento di rendere strutturale, o almeno di prorogare, nella prossima legge di Bilancio il provvedimento che attribuisce il 100% del recuperato agli stessi Comuni che compartecipano al contrasto all'evasione".
 
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