
Un politico australiano è stato condannato per spaccio di droga dopo aver inizialmente liquidato un video in cui lo si vedeva sniffare una sostanza bianca definendolo un "deepfake".
Giovedì, un tribunale di Adelaide ha multato l'ex leader del partito liberale del Sud Australia, David Speirs, con 9.000 dollari australiani (4.311 sterline; 5.720 dollari) e gli ha ordinato di svolgere 37,5 ore di servizi sociali.
Speirs è stato arrestato a settembre dopo che la News Corp. ha pubblicato un filmato in cui lo si vedeva sniffare da un piatto. Inizialmente ha negato ogni addebito e, secondo quanto riferito, ha dichiarato al notiziario che si trattava di un "deepfake" e che non aveva mai fatto uso di cocaina.
Tuttavia, ammise in seguito che si trattava di una bugia e lo scandalo e le accuse che ne seguirono portarono alle sue dimissioni dal parlamento.
Il mese scorso, Speirs si è dichiarato colpevole di aver fornito cocaina a due uomini ad agosto.
La difesa di Speirs ha affermato che faceva uso di droghe "come forma di evasione" dallo stress del lavoro, ma che i reati non erano avvenuti nell'ambito lavorativo.
Il caso aveva suscitato un'intensa attenzione da parte dei media, con i procuratori che sostenevano che era nell'interesse pubblico, data la posizione di rilievo di Speirs in politica.
In precedenza, il suo avvocato aveva chiesto al tribunale di non registrare la condanna affinché il suo cliente potesse recarsi all'estero, ma il magistrato ha affermato che i reati erano "troppo gravi".
"La necessità di denuncia pubblica per questo tipo di reato e la necessità di una deterrenza generale sono troppo grandi per astenersi dal registrare una condanna", ha affermato giovedì il magistrato Brian Nitschke.
Nitschke ha riconosciuto la difesa di Speirs secondo cui i reati sono avvenuti in un periodo di stress, ma ha aggiunto che "non si tratta certo di una scusa".
Speirs ha assunto il ruolo di leader del partito liberale dell'Australia Meridionale nel 2022, dopo aver ricoperto per 10 anni la carica di membro del parlamento.
Non ha parlato con i media dopo la sentenza.
(Bbc del 24/04/2025)
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