Il presidente statunitense Donald Trump ha oggi annunciato che Tom Marino, membro repubblicano della Camera dei rappresentanti, ha ritirato la propria candidatura alla guida dell'Ufficio nazionale per le politiche di controllo delle droghe della Casa Bianca, un incarico conosciuto anche come "Zar della droga". Lo comunica il quotidiano Usa "Washington Post". Marino, al centro di una recente inchiesta congiunta del "Washington Post" e della trasmissione "60 Minutes" dell'emittente "Cbs News" (Columbia Broadcasting System), avrebbe attivamente favorito, in collaborazione con le lobby farmaceutiche, la legge del 2016 che da una parte "depotenzia" i poteri del Ente federale antidroga (Dea) nel contrasto all'arbitraria distribuzione in particolare degli oppiacei e, dall'altra, facilita le industrie farmaceutiche. 
 Trump ieri aveva assicurato che avrebbe valutato l'inchiesta e l'opportunita' di candidare Marino. Oggi arriva la comunicazione del ritiro della candidatura del deputato repubblicano. La notizia viene accolta molto positivamente dai parlamentari del Partito democratico che ieri si erano detti "inorriditi" dalla possibilita' che Marino ricoprisse quell'incarico, anche per le difficolta' che attraversa il paese sul fronte dell'aumento del numero dei decessi in seguito all'assunzione di oppiacei. Una situazione che, conclude il "Washington Post", Trump intende affrontare la prossima settimana dichiarando l'epidemia da oppioidi "un'emergenza nazionale".